Cinque racconti ai confini della realtà.
In “Post mortem” (primo posto al concorso letterario Giancarlo Molinari nella sezione “Racconti”) un uomo, sospeso in un limbo senza spazio e senza tempo, racconta la sua vita e le circostanze della sua morte.
Ne “Il parto del fauno” due donne organizzano un’escursione in montagna e s’imbattono in uno strano abitante dei boschi.
Ne “Il pifferaio magico” due bambine scompaiono poco prima di entrare a scuola. L’indagine di polizia porterà a un’inquietante scoperta.
In “Stephen King non deve morire” le rappresentazioni teatrali sono vere, il sangue e la violenza sono reali e non finzioni sceniche.
Ne “I due Talismani” una famiglia in vacanza viene sconvolta da una serie di eventi inspiegabili finendo in un’altra dimensione. Il racconto rende omaggio a Stephen King, con continui rimandi a tutte le opere del re, da “Shining” a “La zona morta”, da “It” a “L’ombra dello scorpione”, da “Insomnia” a “Rose Madder”, da “Cujo” a “Christine”, fino alla saga della “Torre Nera”.
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