Il Ness è il fiume che attraversa la città di Inverness, sfociando poi nel lago omonimo che dà il nome al mostro, che poi sarebbe una femmina: Nessie. Prima di arrivare all’Urquhart Castle che è il punto di avvistamento più famoso, ci fermiamo al Loch Ness Centre, dove vendono souvenir di ogni genere: t-shirt, tazze, pupazzi del serpentone acquatico e ci lasciamo trasportare dalla frenesia del carrozzone creato ad arte, senza però visitare l’esposizione a pagamento. Tutto in nome di qualcosa che non è mai esistito, dal momento che dal primo avvistamento, risalente al 590, nessuna prova è stata portata a testimonianza della presenza di un dinosauro e le poche foto scattate si sono rivelate dei falsi. Tra l’altro tutti gli studi scientifici a riguardo tendono a escludere la possibilità che una famiglia di rettili possa vivere qui, a meno che non sia confermata l’esistenza di un canale segreto che colleghi il lago al Mare del Nord.
Per entrare nel sito dell’Urquhart Castle c’è ovviamente un biglietto salato da pagare e un altro negozio da attraversare, ma poi si arriva fin sulla riva, su un pontile che lascerebbe spazio ad avvistamenti di ogni tipo se non fosse che il lago è veramente grande, non si percorre tutto con lo sguardo e se anche fosse popolato da strane creature, sarebbe veramente una fortunata casualità riuscire a vederne una.
Il Castello è una roccaforte circondata dal prato e sistemata proprio sulla riva del lago. Sinceramente, come tutte le cose famose e celebrate ogni oltre merito, pensavo di restare deluso e invece devo dire che tutta l’ambientazione ha un suo fascino e il lago stesso emana un particolare magnetismo, sarà la forza della suggestione.

A Inverness soggiorniamo in un delizioso b§b, pieno di teneri mici. La città è molto carina. Il centro storico è a disposizione dei pedoni e la città si snoda tra due rive, collegate da una serie innumerevole di ponti, che in mezzo lasciano scorrere il fiume.
I locali indicati dalla guida sono tutti colmi di gente, tanto che dobbiamo lasciare il nome e ripassare più tardi.
La bistecca che ordino è piena di salse e contorni che la soffocano, ma la carne è molto buona. La mia sirloin e il roast beef di anatra di Francesca ci danno l’energia sufficiente per compiere il tragitto verso casa.
Il ponte principale di Inverness è ora illuminato e il blu diventa rosso, poi giallo, poi verde, regalando all’acqua cromatismi da arcobaleno.
Ci addormentiamo vicini vicini, chiedendoci se notte tempo almeno uno dei gatti verrà a farci visita.